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Comunicato Stampa Reti ONG I Migrazioni: il Governo ignora le Convenzioni Internazionali che l'Italia ha sottoscritto.
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Comunicato Stampa Reti ONG
Migrazioni: il Governo ignora le Convenzioni Internazionali che l’Italia ha sottoscritto
AOI Rete ha preso visione del post pubblicato da alcuni giorni sulla pagina social dell’Ambasciata di Dakar, che riporta un estratto del video della Presidente del Consiglio Italiano, Giorgia Meloni, rivolto a cittadine e cittadini senegalesi in cui viene affermato che chi varca in maniera irregolare il confine italiano, senza riferimento alla motivazione di ingresso, sarà detenuto e successivamente rimpatriato.
Oltre che esprimere preoccupazione, come riportato nel comunicato stampa firmato insieme a CINI e Link2007, AOI Rete sottolinea la propria l’indignazione e lo sconcerto in relazione a questa scelta comunicativa che, lo evidenzia il titolo del comunicato delle tre coalizioni sociali, ignora e contraddice le Convenzioni internazionali sottoscritte dall’Italia stessa.
La parola “clandestino” utilizzata dalla Presidente Meloni nel video non trova alcuna fondatezza giuridica in riferimento a coloro che fuggono verso la salvezza in Europa non avendo ottenuto la possibilità di chiedere protezione. Lo sancisce anche la Corte di Cassazione in una sentenza recente (agosto 2023). Se impropriamente usato, “clandestino” è un termine che può alimentare atteggiamenti di discriminazione e odio.
“La responsabilità dell’informazione è esattamente questa: utilizzare un linguaggio corretto e non alimentare percezioni distorte sui fenomeni, a partire dalle migrazioni. Con le altre reti CINI e Link2007 chiediamo che il Parlamento intervenga sul Governo per un chiarimento e per riaffermare la volontà del nostro Paese di rispettare le Convenzioni internazionali in termini di asilo e protezione umanitaria. Le organizzazioni non governative presenti in Senegal, impegnate nell’affrontare le cause dello sviluppo negato e della povertà alla base delle migrazioni e nelle risposte legali alle fughe per la vita in situazione di pericolo, hanno espresso alla popolazione e alle realtà partner locali lo stupore e il dissenso rispetto a questa modalità comunicativa” dichiara Silvia Stilli, Presidente di AOI